Piet Mondrian, Seascape, 1909

Piet Mondrian, Lighthouse at Westkapelle, 1909 Piet Mondrian, Study of Trees 1, 1912 Piet Mondrian, Composition II, 1913 B

 

 

 

 

oA

Nel corso della fase cubista orizzontale e verticale si compenetrano generando una molteplicità di relazioni diverse (B). Sembra che l'artista voglia ora evocare all'interno di una stessa tela ed in forma estremamente essenziale tutti i paesaggi orizzontali, le costruzioni verticali e gli alberi orizzontal-verticali degli anni precedenti.
Durante questo processo di astrazione la struttura dell'albero, ancora velata dalle parvenze di un certo particolare albero (A), emerge in forma evidente all'interno di un rettangolo centrale (B). Intorno al rettangolo vediamo quella struttura cambiare continuamente aspetto; ora si espande in senso orizzontale ed ora in senso verticale.
Una configurazione univoca e statica (A) diventa molteplice e dinamica (B). Seppure in forma astratta, ciò suggerisce una varietà di alberi ed allo stesso tempo ci dice che già uno stesso albero (A) può apparire in tanti modi diversi (B); questo fu uno degli assunti fondamentali del Cubismo: rappresentare le cose da diversi punti di vista.
Riducendo le parvenze del mondo ad un mutevole insieme di rapporti perpendicolari, Mondrian compie un'operazione arbitraria rispetto alla nostra comune percezione delle cose; operazione che tuttavia gli consente di evocare nelle due concrete e veritiere dimensioni della pittura la varietà di cose presenti nel mondo reale.
Nulla manca a questa composizione della fragrante bellezza dei paesaggi, degli edifici o degli alberi degli anni precedenti. Bisogna vedere il dipinto dal vero per apprezzare la meravigliosa alternanza di verdi, cerulei, grigi e grigio-ocra che trasformano la superficie della tela in un'entità viva che vive di vita propria.
"Dipingere non è copiare servilmente l'oggetto, è cogliere l'armonia fra numerosi rapporti e trasferirli in un sistema proprio, sviluppandoli secondo una logica nuova e originale." (Cézanne)