o B | Diversamente dagli altri segni, quello interno al rettangolo esprime una condizione più stabile e duratura che Dopo aver perso l'unità suggerita in forma metaforica nella figura del singolo albero con il tronco che univa la pluralità dei rami, Mondrian trova ora un'unità concreta e reale dello spazio pittorico (il rettangolo centrale) la quale, poiché astratta, non vale più solo per la figura di un certo albero. In questo modo lo spazio nuovo può evocare tutte le cose senza più limitarsi alle parvenze di alcune di esse. |
L'esame di una natura morta consente di vedere come ciò che si è appena osservato nell'opera astratta del 1913 fosse già sostanzialmente presente in un dipinto naturalista del 1901 e che, pertanto, il processo di astrazione costituisca la più naturale evoluzione della visione naturalista o "figurativa" come usa dire oggi. Della natura morta Mondrian realizza due versioni che mostrano leggere ma significative differenze
a testimonianza del particolare interesse che l'artista nutriva per quel tipo di composizione. Il piatto è rivolto verso il muro e la sua base presenta una forma circolare di proporzioni analoghe a quelle delle mele. Una relazione nasce spontanea fra quell'unico tondo preciso (il piatto) ed i tondi imprecisi e dalle apparenze tutte diverse delle mele. La forma circolare costruita dall’uomo evoca nel centro della composizione un modello ideale del variabile e multiforme aspetto naturale. |
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A | |||||||||||||||
Attraverso il processo di astrazione che si realizza durante il periodo cubista, la relazione fra orizzontale e verticale, |
aspetto (B). Sebbene in forma astratta, vale a dire in modo essenziale, quella struttura evoca ora idealmente una varietà di possibili alberi. |
"Dipingere non è copiare servilmente l'oggetto, è cogliere l'armonia fra numerosi rapporti e trasferirli in un sistema proprio, sviluppandoli secondo una logica nuova e originale.° (Cézanne). In un insieme di relazioni fra orizzontali e verticali Mondrian trova il "proprio sistema" che, nelle due uniche e reali dimensioni della pittura, esprime il molteplice e cangiante aspetto del mondo senza trascurare il desiderio di certezza ed unità che proviene dal mondo interiore. |
Anche il rettangolo nel centro della composizione astratta evoca una sintesi ideale di un mutevole insieme di entità che cambiano continuamente aspetto. Entrambe le opere mettono in relazione l'aspetto multiforme e variabile della realtà fisica (nel 1901 sono delle mele mentre nel 1913 sono diverse relazioni fra orizzontali e verticali) con un’unità ideale (un cerchio nel 1901 ed un rettangolo nel 1913). Apri scheda. |
A distanza di dodici anni la natura morta e la composizione astratta dicono in sostanza la stessa cosa: il pensiero tende a concentrare in sintesi la varietà del mondo fisico. |