Abbiamo visto come dai primi dipinti naturalisti si sviluppi una fase espressionista durante la quale lo spazio virtualmente infinito del paesaggio naturale entra in relazione con uno sviluppo verticale che suggerisce la dimensione finita in cui l'uomo pensa, progetta e costruisce. Vedremo ora come quel rettangolo diventi due anni più tardi una proporzione quadrata. |
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Nel 1914 Mondrian si reca nei Paesi Bassi per un breve lasso di tempo
ma lo scoppio Con questa nuova serie di opere si ripropone in forma astratta
la relazione
fra
l'estensione orizzontale Nel 1914 il pittore riparte dunque da un paesaggio del mare (1) |
2: la fascia orizzontale nella parte alta Come già nella struttura dell'albero, |
L’orizzonte infinito del mare (1) diventa una fascia orizzontale (2) la quale, sollecitata dalla verticale del molo, Mentre tutti gli altri segni esprimono incessante divenire, con repentine predominanze di una o l'altra direzione, il quadrato esprime equilibrio ed armonia fra gli opposti. L'orizzonte infinito del mare (simbolo del naturale) e la dimensione finita del molo verticale (simbolo di presenza umana o, come diceva Mondrian, dello spirituale) si equivalgono nel quadrato. |
Il rettangolo del 1913 ed il quadrato del 1915 equivalgono al tronco dell'albero del 1910-12 con la sostanziale differenza che il tronco univa i rami di un certo albero mentre rettangolo e quadrato, in quanto forme neutrali non riferibili ad un particolare oggetto, valgono come unità di tutte le cose. Il quadrato di cui parliamo non è una forma geometrica predefinita ed inserita tout court nella composizione, bensì quel particolare momento della composizione stessa in cui forze contrarie, che interagiscono in mille modi diversi, raggiungono per un momento sintesi ed equilibrio. Apri scheda. Sopra al quadrato che evoca unità vediamo un secondo quadrato al cui interno si nota un segmento verticale disgiunto da due segmenti orizzontali. Questi fuoriescono dal perimetro del quadrato e formano due segni a croce con i lati verticali del quadrato stesso. |
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1 |
Mare (Blocco Schizzi 1, Domburg), 1914, Matita su Carta, cm. 11,4 x 15,8 |
Fig. A - Fotografia di un luogo analogo a quello scelto dal pittore. |
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2 |
Molo e Oceano 2, 1914, Carboncino e Guazzo su Carta, cm. 50 x 62,6 |
3 |
Molo e Oceano 3, 1914, Carboncino su Carta, cm. 50,5 x 63 |
4 |
Molo e Oceano 4, 1914, Carboncino su Carta, cm. 50,2 x 62,8 |
5 |
Molo e Oceano 5, 1915, Carboncino, Inchiosto e Gouache su Carta, |
cm. 87,9 x 111,7 |
Diagramma |
1912 | 1913 | 1915 |
L'artista rivolge poi lo sguardo ad un molo lungo la costa (Fig. A) che gli appare |
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La varietà generata da mutevoli relazioni fra pulsioni opposte
si riduce nel quadrato Quel quadrato è dunque una sintesi ideale di tutte le possibili combinazioni |
Quei due segni a croce ci dicono che l'equivalenza fra opposti e l'unità del molteplice raggiunte nel quadrato sottostante tornano a scomporsi in una dualità che rifluisce poi verso la varietà di situazioni diverse dove prevale di nuovo l’una o l'altra direzione. L'unità che si genera con il primo quadrato, si riapre al molteplice con il secondo quadrato. Sarebbe forse più giusto parlare di uno stesso quadrato visto in successione. Ad unità tendenzialmente statiche come il tronco dell'albero ed il rettangolo del 1913 subentra ora un’unità dinamica che si genera dallo spazio molteplice in forma di equivalenza di opposti (il quadrato) per poi riaprirsi più in alto e rifluire verso il molteplice. Si tratta di un progresso fondamentale nell'evoluzione del pensiero visivo di Piet Mondrian. Apri scheda. |
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Riassumendo: all'estensione infinita della natura si contrappone la dimensione finita del soggetto umano che riconduce ad uno spazio mentale, vale a dire, uno spazio misurabile, l'incommensurabile spazio della realtà fisica. Esterno ed interno, fisico e mentale (concetti opposti che si esprimono in pittura con il contrasto fra orizzontale e verticale) si alternano per poi trovare momenti di equilibrio e sintesi Fra il 1914 ed il 1915 Mondrian riparte dunque da alcuni schizzi naturalistici del mare (1) per giungere ad una composizione astratta (5) |
Il quadrato ed i "quasi quadrati" che prendono forma fra il 1912 ed il 1915 diventeranno una costante Fra il 1916 ed il 1932 il parametro quadrato sarà un elemento costante ma in continua evoluzione. |