Abbiamo fin qui visto come dai primi dipinti naturalisti si sviluppi una fase espressionista che mette in evidenza Vedremo ora come quel rettangolo diventi una proporzione quadrata che anche qui si evidenzia nel centro per poi dissolversi verso l'alto. Vedremo anche perché questa nuova sintesi risulti più consona alla visione dell'artista. |
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Nel 1914 Mondrian si reca in Olanda e lo scoppio della guerra lo costringe a restarvi. Con questa nuova serie di opere si ripropone in forma astratta
la relazione
fra Mondrian riparte dunque da un paesaggio del mare (1) |
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Nella serie del Molo e Oceano il pittore genera un'interazione tra l'estensione orizzontale del mare Ciò ricorda la struttura dell'albero. |
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L’orizzonte infinito del mare (1) diventa una fascia orizzontale (2) la quale, Fino alla versione N. 4 si notano ancora delle linee oblique mentre nella versione N. 5 tutti i segni rispondono solo ed esclusivamente al rapporto perpendicolare che d’ora in avanti costituirà un postulato fondamentale del nuovo spazio. |
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La proporzione quadrata non è una forma geometrica precostituita, bensì la risultante di forze contrarie che interagiscono in mille modi diversi, raggiungono per un momento l'equilibrio e la sintesi (il quadrato nel centro) che si confonde con i più incerti quadrati circostanti i quali si dissolvono poi nuovamente nel mare di alternanze fra orizzontali e verticali. La nostra esistenza è caratterizzata da una continua ricerca di equilibrio e sintesi fra le opposte pulsioni degli istinti naturali e delle istanze razionali e spirituali. Tali equilibri talvolta riescono ma noi sappiamo quanto instabili essi siano nel tempo. |
Che si tratti di un albero o del mare, ciò che davvero conta è la struttura reale e concreta della superficie pittorica che in questa fase diventa un'entità viva che, nelle forme congeniali allo spirito umano, prende a vivere di vita propria. Il processo di astrazione non è solo funzionale ad evocare una struttura comune a tutte le cose.
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Molo e Oceano 5, 1915, Carboncino, Inchiosto e Gouache |
1 |
Mare (Blocco Schizzi 1, Domburg), 1914, Matita su Carta, cm. 11,4 x 15,8 |
Fig. A |
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2 |
Molo e Oceano 2, 1914, Carboncino e Guazzo su Carta, cm. 50 x 62,6 |
3 |
Molo e Oceano 3, 1914, Carboncino su Carta, cm. 50,5 x 63 |
4 |
Molo e Oceano 4, 1914, Carboncino su Carta, cm. 50,2 x 62,8 |
5 |
Molo e Oceano 5, 1915, Carboncino, Inchiosto e Gouache su Carta, cm. 87,9 x 111,7 |
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L'artista rivolge poi lo sguardo ad un molo lungo la costa (Fig. A) che gli appare come una Il molo equivale alle verticali dei fari, dei mulini e dei campanili del periodo espressionista. |
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Il quadrato non è una forma geometrica predefinita, bensì la risultante In una forma più o meno evidente Mondrian continua qui ad usare un ovale che, tuttavia,
trova qui una soddisfacente alternativa nella proporzione quadrata che funge da sintesi che si genera dall'interno della composizione (4). |
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Il rettangolo del 1913 ed il quadrato del 1914 sono dunque modelli di equilibrio degli opposti. Tutti gli altri segni si avvicinano invece, ora più ed ora meno, a quella situazione di equilibrio ideale esprimendo con ciò la vita in tutto il suo incerto divenire. Apri scheda. la proporzione quadrata dove per un momento orizzontale e verticale si equivalgono, la dualità si annulla e l‘unità invocata dallo spirito umano prevale). Il quadrato equivale al tronco dell'albero. Apri scheda. |
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